HABITAT - cruising intermediale

“HABITAT - cruising intermediale” è un progetto in collaborazione con Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Oriente Occidente che vuole offrire un’esperienza diversa dello spazio espositivo: muovendosi fra i capolavori della collezione permanente, il pubblico verrà condotto da un’audioguida alternativa, scritta da Francesco Sacco e recitata da Pierpaolo Capovilla, fra una serie di interventi performativi che stravolgeranno l’esperienza di una visita al museo, mettendo in discussione le nostre abitudini di fruizione e problematizzando il rapporto corpo-opera-spazio. Il progetto è attualmente in residenza, prima del suo debutto a settembre 2026, sarà presentato in anteprima nel mese di maggio.

“Il problema è rendere più complessa e raffinata la nostra valutazione del potere [delle immagini] e del modo in cui esso opera. Questo è il motivo per cui ho spostato la questione da ciò che le immagini fanno a ciò che esse vogliono, dal potere al desiderio, dal modello di un potere dominante, cui bisogna opporsi, a un modello del subalterno che bisogna interrogare o (meglio) invitare a parlare

W.J.T. Mitchell, What Do Pictures Want? The Lives and Loves of Images, The University of Chicago Press, Chicago and London 2005

Questo progetto vuole problematizzare il rapporto corpo-opera-spazio e mettere in discussione le abitudini culturali dei visitatori, remixando alcuni dei dispositivi tipici e dei luoghi comuni di una visita in un museo, come l’audioguida, l’allarme azionato da sensori di prossimità all’opera e il percorso guidato. Applicando lo stesso spostamento di attenzione dal potere al desiderio che W.J.T. Mitchell, uno dei massimi esponenti della visual culture, applica alle immagini, oltre a chiederci cosa vogliano le immagini, proviamo a chiederci: cosa vuole un museo, al di là di cosa fa? Le visite al museo sono spesso fatte di consuetudini non scritte, raramente messe in dubbio e quasi mai sovvertite, in una dinamica che supera la volontà di chi lo visita e di chi lo progetta, e che ignora quella delle opere esposte. Partendo dal saggio What Do Pictures Want? The Lives and Loves of Images, secondo cui è urgente interrogare le immagini come soggetti dotati di volontà, abbiamo intenzione di sviluppare una serie di interventi performativi e musicali che diano voce alle opere in esposizione, ne amplifichino il discorso, ne modifichino o il contesto, o, attraverso giustapposizioni inaspettate, ne stravolgano il discorso.

Crediti
Di Francesco Sacco
Con Giada Vailati e Sofia Pazzocco

Supporto coreografico di Giada Vailati e Samira Cogliandro
Musica di Luca Pasquino e Francesco Sacco
Realizzato in collaborazione con Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Oriente Occidente

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